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Esistono davvero case “senza bolletta” in Italia?

Sogno o realtà?

Esistono case autosufficienti in Italia capaci di ridurre al minimo le spese di bolletta o addirittura di eliminarle completamente? La risposta è sì: ci sono alcuni esempi di case “senza bolletta” in progetto o già in costruzione.

In quest’articolo vediamo insieme alcuni di questi gioielli abitativi ed energetici.

Le case autosufficienti in Italia

  • Country Due: un complesso residenziale sui colli piemontesi a pochi minuti da Asti, composto da 11 ville in classe energetica A4, prive di allaccio alla rete gas e dotate di tetto fotovoltaico ad alta efficienza. Il complesso integra anche la mobilità elettrica, alimentando con l’energia prodotta dai pannelli gli impianti di ricarica dei veicoli elettrici di famiglia (bici, monopattini, auto, moto);
  • Progetto Biosphera 2.0: realizzata in collaborazione con il Politecnico di Torino e l’Università della Valle d’Aosta, si tratta di una casa passiva, cioè progettata in modo da provvedere ai fabbisogni energetici attraverso flussi di caldo e freddo tratti dall’ambiente esterno, che azzera i consumi. È un appartamento di 25 mq itinerante e mobile, che è già stato testato in diverse città e condizioni climatiche per garantirne la tenuta termica;
  • Casa Attiva di Trezzo Tinella: l’edificio, realizzato a Trezzo Tinella (CN), è caratterizzato da consumi bassissimi (2kWh/m2anno) e da una capacità produttiva di energia da fonti rinnovabili capace di superare i fabbisogni energetici. Si propone come “casa attiva campione italiana” che oltre a tecniche di isolamento innovative, è dotata di sistema geotermico orizzontale a scambio col terreno, una sezione eolica verticale e una fotovoltaica.

Come realizzare una casa autosufficiente?

Esistono diverse strategie per ridurre il costo delle bollette ma per farlo è necessario abbandonare le fonti di energia tradizionali a favore di sistemi definiti “green”, ovvero quella prodotta senza combustibili fossili (carbone, petrolio, metano) che sfrutta l’energia della natura (sole, vento, acqua, etc.) usando materie prime che si rinnovano molto più velocemente.

Ad esempio, si potrebbe eliminare il contatore del gas installando sistemi alternativi di energia.

Ecco alcune alternative utili e praticabili:

  • riduzione degli sprechi scegliendo elettrodomestici di classe A o superiore e lampadine a basso consumo;
  • riscaldamento a energia solare sostituendo la tradizionale caldaia a metano con un una pompa di calore alimentata da energia elettrica autoprodotta tramite pannelli fotovoltaici;
  • elettrodomestici elettrici sostituendo gli elettrodomestici casalinghi che normalmente vengono alimentati a gas, con alternative elettriche alimentate con l’energia autoprodotta dai pannelli fotovoltaici, ad esempio utilizzare in cucina le piastre elettriche ad induzione.

Queste strategie permetteranno di ridurre progressivamente liberarsi da alcuni costi come quelli del gas ma non di quelli della luce e dell’acqua.

Infatti, l’installazione di un impianto fotovoltaico comporta la stipulazione di un contratto di fornitura: l’energia solare non viene prodotta in modo costante perché dipende alle condizioni climatiche esterne il rischio di staccarsi completamente dalla rete è quindi quello di rimanere senza energia.

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